sabato 17 aprile 2010

A che serve (ANCHE) la rete....

Stamattina ho sentito a TV TALK sui RaiEdu una notizia interessante!
E' stato arrestato un pedofilo latitante italiano che si era rifugiato a Londra. Trovato grazie a "Chi l'ha visto?" ma rintracciato anche attraverso i social network (facebook) , di cui l'uomo era assiduo frequentatore...
Quando si dice gli infiniti usi della rete...

mercoledì 14 aprile 2010

Un po' di consigli letterari

"Tutte queste cose e il volto di Jun. Gli erano entrate negli occhi quelle due immagini, come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata. Se la sarebbe portata dietro per sempre.
Perchè è così che ti frega, la vita.
Ti piglia quando hai l'anima ancora addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore.
Alla deriva."
Baricco,
Castelli di rabbia


Queste parole le voglio condividere con voi. Questo brano aleggia sopra la testata del mio letto. E lo rileggo ogni volta che ne ho voglia, molto spesso direi. Sia perchè è scritto magistralmente, sia perchè trovo che sia estremamente veritiero.
Chi non ha questa sensazione di felicità, e la sensazione di non poterla più riprovare?
La sensazione che la vita ci ha già dato così tanto, che ora non può altro che togliere?
Se condividete almeno in parte questo discorso, vi consiglio vivamente il libro di Baricco. Rimarrete sorpresi piacevolmente.

Oggi poi mi sono iscritta anche ad Anobii. Molto interessante l'idea di questa community dove condividere informazioni, pareri e idee sui libri appena letti. Soprattutto puoi vedere chi ha gusti simili ai tuoi, chi legge le tue stesse cose...e perchè no, dà un argomento in più per socializzare in modo "colto"...

venerdì 2 aprile 2010

Assignment 4: una metafora


Leggendo il testo proposto mi è venuta in mente “di pancia” senza uno specifico perché, una favoletta di Leonardo da Vinci, letta tanto tempo fa: Il chicco di grano e la formica, che riporto in calce.
Mi è parsa, quella del chicco di grano, una metafora applicabile alla rete.
Apparentemente inerte, essa è infatti un insieme di applicazioni e circuiti, diventa però un organismo vivo quando è usata da migliaia di persone che vi immettono il loro pensiero, il loro essere, la loro sensibilità e come il chicco di grano può fruttificare…
Leonardo dice “il mistero della vita”: anche la rete può creare diffidenza, può sembrare misteriosa, magica?
Noi ancora non sappiamo fino in fondo dove ci porterà la rivoluzione informatica, quali porte ci schiuderà, certo quello che possiamo intuire è sconvolgente.

Come l’apprendista stregone sapremo gestirla?



Un chicco di grano, rimasto solo nel campo dopo la mietitura, aspettava la

pioggia per tornare a nascondersi sotto le zolle.

Una formica lo vide, se lo caricò addosso e si avviò verso il formicaio lontano.

“Perché non mi lasci stare?” disse il chicco di grano.

La formica rispose: “Se ti lascio stare non avremo provviste per questo inverno. Siamo in tante, noi formiche, e ciascuna di noi deve portare quanto più cibo riesce a trovare”.

“Ma io non sono fatto solo per essere mangiato”, disse il chicco di grano. “Io sono un seme pieno di vita e il mio compito è quello di far nascere una pianta. Ascoltami, cara formica; facciamo un patto. Se tu mi lasci qui nel mio campo rinunciando a portarmi nel tuo formicaio, io, fra un anno, ti restituirò cento chicchi uguali a me.”

“E come farai?” chiese la formica.

“È un mistero” rispose il chicco di grano. “Scava una piccola fossa, seppelliscimi lì dentro, e ritorna fra un anno.”

La formica accettò il patto e l’anno dopo ritornò al campo.

Il chicco di grano aveva mantenuto la promessa.

(Leonardo, Favole e leggende, Giunti)




Leonardo.... Non esattamente questo, ma la foto qui di fianco la pubblico più volentieri nella mia pagina!! :-P